Cos'è l olio di lorenzo?

L'Olio di Lorenzo

L'Olio di Lorenzo è una miscela di trigliceridi di acidi grassi a catena lunga, specificamente acido erucico (C22:1) e acido oleico (C18:1). Viene utilizzato come trattamento sperimentale per l'adrenoleucodistrofia (ALD), una malattia genetica rara che danneggia la mielina, la guaina protettiva che isola le fibre nervose nel cervello.

L'olio non è una cura per l'ALD, ma può contribuire a rallentare la progressione della malattia in alcuni pazienti, in particolare in quelli che non presentano ancora sintomi o che si trovano nelle prime fasi della malattia. Il suo meccanismo d'azione si basa sulla competizione con gli enzimi che sintetizzano gli acidi grassi a catena molto lunga (VLCFA) nel corpo. L'ALD è caratterizzata da un accumulo di VLCFA, e l'olio di Lorenzo, introducendo una grande quantità di acidi grassi a catena lunga non dannosi, inibisce competitivamente la sintesi di questi VLCFA.

Efficacia: L'efficacia dell'olio di Lorenzo è stata oggetto di studi e dibattiti. Mentre alcuni studi hanno dimostrato un beneficio nel rallentare la progressione dell'ALD in bambini presintomatici, altri non hanno riscontrato effetti significativi, specialmente in pazienti con ALD già sintomatica.

Effetti collaterali: L'uso dell'Olio di Lorenzo può causare effetti collaterali, tra cui:

Importante: La somministrazione dell'Olio di Lorenzo deve essere sempre effettuata sotto stretta supervisione medica e con un monitoraggio regolare dei livelli di VLCFA e degli effetti collaterali. Non è un trattamento privo di rischi e la sua efficacia varia da paziente a paziente.

Storia: L'olio di Lorenzo è stato sviluppato da Augusto e Michaela Odone, i genitori di Lorenzo Odone, un bambino affetto da ALD. La loro storia è stata raccontata nel film "Lorenzo's Oil".

Ricerca e futuro: La ricerca sull'ALD è in corso e si concentra su terapie più efficaci, come la terapia genica e il trapianto di cellule staminali. L'Olio di Lorenzo, pur non essendo una cura, rimane un'opzione terapeutica per alcuni pazienti, in attesa di progressi scientifici più significativi.